Il forex è il mercato delle valute, che consiste in scambi quotidiani stimati in 5.300 miliardi di dollari. Le opportunità di investimento in questo ambito sono tantissime, anche perché si tratta di un mercato molto liquido e in costante crescita, che non dorme mai, se è vero che è l’unico ad essere aperto 24 ore al giorno per 7 giorni alla settimana, riguardando lo scambio di valute di tutte le aree del pianeta, quindi, con fuso orario diverso.
Risulta essere innegabile come il dollaro americano compaia in quasi tutte le coppie valutarie. In questi casi, parliamo di coppia “major”. Il dollaro USA spesso consente lo scambio di una valuta rispetto a un’altra, in forma indiretta. Ad esempio, se vogliamo comprare dollari australiani, l’accesso non è diretto, ma tramite il dollaro USA. Per cui scambiamo prima dollari australiani contro dollari USA e, in seguito, dollari USA contro euro o sterline o yen.
Quando nel rapporto tra valute non compare il dollaro, parliamo propriamente di “cross”, mentre si definisce esotico lo scambio tra valute, di cui almeno una che fosse secondaria, in genere, appartenente a un’economia emergente.
Il mercato forex è in piena evoluzione, dato che valute fino a pochi anni fa considerate del tutto secondarie stanno adesso assumendo una posizione sempre più rilevante per gli scambi, come nel caso dello yuan cinese, nei fatti la valuta della seconda economia del pianeta dopo gli USA.
Caso particolare è quello dell’euro, che non esisteva fino al 1999 e che solo successivamente alla sua nascita ha potuto iniziare a contrastare il dominio assoluto del dollaro.
Dicevamo che il forex offre opportunità di investimenti. Questi derivano dall’attesa di un profitto, anche immediato, derivante dalla compravendita di una coppia di valute e dalle relative fluttuazioni, se vanno nella direzione da noi auspicata.
Poniamo di acquistare dollari contro euro, quando il cambio tra le due valute è di 1,20. Ipotizziamo che il dollaro si rafforzi dopo un lasso di tempo x (secondi, minuti, giorni, mesi, etc.) e che il cambio scenda a 1,15. Se abbiamo venduto 10.000 euro per acquistare dollari al cambio di 1,20, avremmo ricevuto 12.000 dollari. Se il cambio si è rafforzato a 1,15, questa somma vale adesso 10.435 euro, il 4,3% in più della somma investita, al lordo delle commissioni (e delle tasse, che si pagano, però, solo se la valuta estera viene detenuta consecutivamente per almeno 7 giorni).
Come abbiamo visto, quindi, la realizzazione del profitto è legata qui, come per qualsiasi altra forma di investimento, dall’attesa di un rialzo dei prezzi della valuta acquistata. L’attesa non è basata su ipotesi arbitrarie, ma sull’analisi tecnica e fondamentale del mercato. La prima ci viene in soccorso per cercare di comprendere il movimento dei prezzi delle valute nell’arco anche di pochi minuti, attraverso lo studio dei grafici e l’individuazione dei punti di rottura, ossia oltre i quali si avrebbe un’inversione di tendenza. L’analisi fondamentale, invece, mira più allo studio dei movimenti nel medio termine, attraverso la lettura dei dati economici, ma anche dei fattori geo-politici, etc.
A questo punto ci chiediamo quando e come scegliere una coppia valutaria nella speranza di realizzare un profitto. Risulta essere evidente che ciò deriva dall’attesa di variazioni relativamente elevate, a causa di determinati fattori. Ad esempio, se siamo in attesa che la banca centrale di un certo paese annunci una svolta di politica monetaria (restrittiva o espansiva), è evidente che ciò influirà sul corso della relativa valuta. Lo stesso dicasi quando vengono pubblicati dati macro economici di una certa rilevanza.
Risulta essere consigliabile evitare di cimentarsi nell’analisi sia tecnica che fondamentale, perché solo un analista esperto sarebbe in grado di leggere i dati con la dovuta cura. Così, per esempio, se risulta che il tasso d’inflazione negli USA è più alta delle attese in un dato mese, la prima reazione dell’investitore potrebbe essere quella di vendere dollari per comprare, ipotizziamo, euro. In realtà, se quel dato negativo potrà portare a una politica monetaria più restrittiva da parte della Federal Reserve, attraverso un nuovo rialzo dei tassi o il rinvio di un taglio, il dollaro potrebbe essere, invece, da acquistare, magari in un’ottica speculativa di breve periodo.
In generale, il mercato tende a ridurre o anche ad eliminare arbitraggi tra valute, in modo da riportare nel tempo i corsi ai loro fondamentali. Il consiglio, tuttavia, è di puntare sempre sulle coppie valutarie più frequentemente utilizzate per gli scambi, come l’euro-dollaro, il dollaro-yen, l’euro-sterlina, l’euro-franco svizzero, etc. Su questi mercati, infatti, la liquidità è alta, specie in certe fasce orarie – quelle corrispondenti all’attività del forex del rispettivo paese – mentre se si punta su coppie poco scambiate, essendo bassa la liquidità è sufficiente un piccolo movimento del mercato per provocare anche ampie fluttuazioni e ciò potrebbe da un lato amplificare i nostri guadagni, se abbiamo vinto la scommessa, dall’altro le nostre perdite, se i corsi sono andati nella direzione opposta a quella desiderata.