Il forex è una forma di investimento basata sulla compravendita di una o più coppie di valute. In sostanza si compra una valuta rispetto a un’altra, nella speranza che il corso della prima aumenti rispetto alla seconda. Ad esempio, acquisto un certo quantitativo di dollari contro euro, quando il tasso di cambio è di 1,25 e rivendo i dollari, quando si sono apprezzati contro la moneta unica, poniano, a 1,20.
Come qualsiasi tipo di investimento, però, anche il forex può determinare perdite, che si subiscono quando il movimento delle valute va in direzione opposta a quella sulla quale avevamo scommesso con la compravendita.
Per questo, esistono varie tecniche di protezione, che prendono il nome di hedging fore”. Queste strategie mirano non ad ampliare i profitti potenziali, ma ad assicurare questi ultimi, limitando le perdite possibili.
Una di queste tecniche consiste nell’aprire una posizione opposta a quella contestualmente accesa e sulla quale stiamo puntando. Ad esempio, se puntiamo a ricavare un profitto, scommettendo sul rialzo del dollaro, acquistiamo dollari contro euro, ma allo stesso tempo euro contro dollari, in modo da limitare le perdite, nel caso in cui il dollaro s’indebolisse contro l’euro, contrariamente alla scommessa.
Un’altra strategia potrebbe consistere nell’aprire una posizione, rispetto a un titolo o commodities, correlati negativamente con il corso della divisa che stiamo acquistando e del cui corso scommettiamo per un rialzo. Ad esempio, il petrolio e l’oro sono due beni denominati in dollari, con la conseguenza che quando il dollaro si rafforza, essi diventano più costosi per gli investitori fuori dagli USA e le loro quotazioni tendono a scendere. Pertanto, poniamo di puntare su un rialzo del dollaro contro l’euro. Per proteggerci, potremmo allo stesso tempo aprire una posizione sul greggio o sull’oro. Se il dollaro dovesse indebolirsi, anziché rafforzarsi, è presumibile (ma non certo) che le quotazioni del greggio e/o dell’oro saliranno, per cui avremmo contemperato le perdite subite dall’investimento nella coppia valutaria.
Anche le opzioni binarie possono intervenire quale strumento di protezione. Immaginiamo di avere investito un lotto nel cross valutario euro/dollaro. La nostra scommessa è che tale cross salga, ovvero che l’euro si rafforzi contro il dollaro. Ipotizziamo di avere immaginato un guadagno potenziale del 20%, mentre abbiamo preventivato una perdita massima del 5%. Questo significa che se il cross, anziché salire, diminuisse, cioè l’euro si indebolisse contro il dollaro, saremmo disposti ad accettare una perdita non superiore al 5% dell’investimento. Esercitando un’opzione binaria put, essa restituirà un profitto dal 70% all’85% in media, calcolato in anticipo rispetto a 5% del capitale investito.
In sostanza, l’investitore perderebbe fino al 5% del capitale, ma grazie all’opzione binaria recupererebbe immediatamente tale perdita.
Gli strumenti di protezione sono abbastanza importanti, specie quando si movimentano capitali elevati o con elevata leva. Con la leva, infatti, si moltiplicano le perdite potenziali fino a valori molto rilevanti, in relazione alla cifra investita effettivamente. Ad esempio, con una leva di 1 a 500, puntando 1.000 euro, di fatto si spostano 500.000 euro, per cui le perdite potenziali, così come i guadagni, sono rapportati a quest’ultima cifra, non alla prima.
Un’altra strategia è quella del cosiddetto Hedge and Hold, che si basa sulla “pazienza” del trader. Questi aprirà una posizione di acquisto e una di vendita contestualmente, senza che venga fissato alcuno “stop loss”, ovvero un limite alle perdite che si intendono accettare.
Durante la giornata, il mercato subisce oscillazioni in alto e in basso. Mentre alcune posizioni possono essere chiuse, altre restano aperte, per giorni o anche mesi. Da qui, la “pazienza” del trader. Il periodo di tempo maggiore consente al trader di evitare le possibili perdite alle quali andrebbe incontro, nel caso in cui chiudesse istantaneamente le posizioni. Qualora il mercato vada nella direzione opposta a quella su cui si scommetteva, si chiuderà lo stesso senza perdite. Al fine di minimizzare il rischio, bisogna assicurarsi che le operazioni sia così piccole da non sciupare il conto del trader con piccoli scostamenti in alto o in basso.
Si raccomand di operare con micro-lotti. Ad esempio, operare allo 0,01 per un lotto di 500 dollari potrebbe minimizzare il rischio di volatilità del mercato. Questa strategia è stata testata su un investimento di 400 dollari, rispetto al quale si mirava a raggiungere un obiettivo di rendimento mensile del 25% o 100 dollari. Il test è durato 4 mesi e i rendimenti sono stati rispettivamente del 30%, del 29%, del 23% e del 56%. Ovviamente, così come per un conto iniziale di 400 dollari, la strategia funziona anche con importi maggiori, offrendo rendimenti proporzionalmente più elevati. Essa si addice, in particolare, ai trader part-time, che non hanno il tempo di seguire le operazioni dalla mattina alla sera, avendo la possibilità di lasciarle aperte durante la giornata. Il rovescio della medaglia di questa strategia è che le posizioni restano aperte, anche quando si registrano perdite potenziali anche piuttosto ampie.