Orari del Mercato Forex – Apertura e Chiusura

Il mercato forex, ossia quello in cui avviene l’incontro tra la domanda e l’offerta tra le diverse valute del pianeta, è “over the counter”, a differenza dei mercati borsistici, nel senso che gli scambi avvengono al di fuori del mercato regolamentato e non vi è un luogo fisico, dove essi si realizzano.

Poiché gli scambi si hanno tra le valute di paesi con fusi orari differenti, il forex è un mercato aperto 24 ore su 24 e per 6 giorni alla settimana. Nella pratica, le contrattazioni si aprono alle 23 dell’ora italiana di domenica con la sessione asiatica e si chiudono alle 22 ore italiane di venerdì con la sessione americana.

orari forex

Ogni giorno, la sessione asiatica inizia alle ore 23 e si conclude alle ore 10, sempre avendo come riferimento l’orario italiano. La sessione europea, invece, si apre alle ore 9 e si chiude alle ore 18. Infine, la sessione americana inizia alle 14 e si conclude alle 23. Nel dettaglio, Londra apre alle ore 9 e chiude alle 17, New York apre alle ore 14 e chiude alle 22, Sidney apre alle ore 23 e chiude alle 7, mentre Tokyo apre all’1 e chiude alle 9.

Lungi dall’essere una semplice curiosità, conoscere gli orari di apertura e di chiusura di ciascuna sessione è molto importante, perché più che in altri mercati, la scelta dell’orario in cui effettuare acquisti o vendite di valuta potrebbe rivelarsi decisiva per il successo dell’operazione. Infatti, vale anche nel forex che più un mercato è liquido, minori tendono ad essere le fluttuazioni, grazie all’abbondante domanda e offerta.

Pertanto, è importante capire quali siano le ore, in cui il mercato è maggiormente attivo, ovvero in quali fasce orarie della giornata di contrattazioni si ha il picco degli scambi. Ebbene, possiamo affermare che tali picchi di attività si hanno in quelle ore, in cui s’incrociano le diverse sessioni: Londra – New York, dalle 14 alle 17; Sidney – Tokyo, dalle 23 alle 8; Londra – Tokyo, dalle 9 alle 10.

In particolare, i volumi delle contrattazioni nelle sessioni di Sidney e Tokyo rappresentano oltre un quinto del totale nel mondo. Le principali piazze finanziarie sono quelle di Wellington (Nuova Zelanda), Sidney (Australia), Tokyo (Giappone), Hong Kong e Singapore.

Gli scambi riguardano essenzialmente due coppie di valute: USD/JPY e EUR/JPY, cioè tra dollari USA e yen giapponesi e tra euro e yen.

La sessione europea rappresenta la metà degli scambi valutari del pianeta. Essa si sovrappone parzialmente alla sessione americana dalle 14 alle 17. Ne consegue che in queste tre ore si raggiunge il picco massimo di contrattazioni della giornata, perché la liquidità è elevata.

Le coppie valutarie maggiormente scambiate sono EUR/USD, GBP/USD, USD/JPY, USD/CHF, USD/CAD, cioè euro contro dollari USA, sterlina inglese contro dollari USA, dollari USA contro yen, dollari USA contro franchi svizzeri, dollari USA contro dollari canadesi.

A sua volta, la sessione americana rappresenta oltre un quinto delle contrattazioni mondiali e raggiunge il suo picco massimo di attività in coincidenza dell’apertura della sessione europea, vale a dire, come sopra riportata, dalle ore 14 alle ore 17 di ciascuna seduta (sempre orario italiano).

Possiamo affermare che dopo le 19 ore italiane, l’attività inizia un veloce declino. Gli scambi rallentano, la liquidità si abbassa e il mercato risulta maggiormente statico. In queste ore, si ha la conseguenza che le fluttuazioni dei rapporti di cambio tra le valute potrebbero risultare maggiormente ampie, perché bastano volumi minori per muovere il mercato. In sostanza, il piccolo investitore, che desidera sfruttare le oscillazioni del cambio per ottenere un guadagno potrebbe andare incontro a rischi maggiori, quando l’attività è più bassa, perché le possibilità di influire sui tassi di cambio da parte di un nucleo di speculatori sono adesso maggiori, avendo bisogno di movimentare volumi minori per muovere il mercato nella direzione desiderata.

Venendo all’Italia, gli orari migliori per fare trading nel forex sono dalle 7 alle 9 per i mercati di Tokyo e Londra; dalle 10 alle 12.30 per il mercato di Londra, senza la coppia Euro/Dollaro USA; dalle 14.30 alle 19 per il mercato di Londra, New York fino alle 17 e successivamente solo fino alle 19 per New York; dalle 2.30 alle 4.30 per il mercato di Tokyo.

Non è un caso che i cosiddetti “market movers” vengano pubblicati solamente in alcune fasce orarie della giornata. Trattasi si quei dati economici sensibili per i cambi. Ad esempio, dalle 14.30 ora italiana, iniziano ad essere pubblicati i dati sull’economia americana, proprio in coincidenza con il picco di attività della sessione americana.

Altro orario importante di riferimento per il forex è quello delle 15.30, quando apre la borsa americana. Poiché gli investitori stranieri devono acquistare dollari per comprare titoli americani, in questa fascia oraria si ha un aumento dei volumi di compravendita di dollari.

In genere, dalle 16 alle 17.30, prima che chiuda la borsa di Londra, i cambi assumono una direzione precisa, in vista del calo vistoso di liquidità nelle ore seguenti.